Luca Cerizza (Milano, 1969. Vive a Torino e Milano) è curatore e scrittore d’arte. Dal 2006 insegna Museologia e Studi Curatoriali al master specialistico della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano). Come critico ha rivolto una particolare attenzione all’arte italiana e internazionale dai primi anni ’90 ad oggi, e alle pratiche post-minimaliste. Autore di Alighiero Boetti. Mappa (Afterall, Londra 2008/Electa, Milano 2009) e L’uccello e la piuma. La questione della leggerezza nell’arte italiana (Et al. Edizioni, Milano 2010), Cerizza ha curato la raccolta dei testi di Giovan Battista Salerno su Alighiero Boetti (Massimo De Carlo, 2009), l’antologia dei testi critici di Tommaso Trini (Johan & Levi, Milano, 2016), e le più complete monografie su Diego Perrone, Gianni Pettena (Mousse, Milano 2020) e Massimo Bartolini (NERO Editions, 2022, con Cristiana Perrella). È stato tra gli editors della rivista Kaleidoscope (2009-2013), collaboratore di Frieze (2006-13) ed è Contributing Editor di Flash Art.
Tra gli ultimi progetti curatoriali: la mostra personale di Prabhakar Pachpute al NGMA (National Gallery of Modern Art, Mumbai, 2016), la mostra principale della terza Pune Biennale (Pune, India, 2016; entrambe con Zasha Colah), le mostre personali di Gianfranco Baruchello (Raven Row, Londra, 2017), Tino Sehgal (OGR, Torino, 2018), il convegno/mostra Campo Umano. Arte Pubblica 50 anni dopo (Fondazione Ratti, Como, 2019. Con Zasha Colah), la mostra Vincenzo Agnetti. NEG: Suonare le pause (Padiglione de l’Esprit Nouveau, Bologna 2021/Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano 2022), la mostra Massimo Bartolini. Hagoromo (Centro Pecci, Prato, 2022. Con Elena Magini).