Iraniana, è attrice e attivista politica del movimento "Donna, Vita, Libertà". Si è sempre ribellata ai codici comportamentali imposti dalla teocrazia che governa il Paese, ma il suo dissenso totale contro il regime della Repubblica Islamica è iniziato con l'uccisione di Mahsa-Jina Amini. È partecipando a uno dei più grandi appelli alle proteste di piazza che viene colpita nel viso e nel corpo da più di centocinquanta proiettili di piombo, sparati dagli agenti del regime. Avviene il 3 novembre 2022 a Karaj, in occasione della cerimonia per il quarantesimo giorno dalla morte della ventiduenne Hadis Najafi e del diciannovenne Parsa Rezadoust, uccisi entrambi nelle rivolte. Sopravvive e continua a manifestare il suo dissenso in Iran fino a quando decide di cambiare forma alla propria lotta, prima che sia troppo tardi e che la possano uccidere. È così che arriva in Italia, dove diventa una rifugiata politica, e inizia a parlare del dolore e delle sofferenze - sue e del popolo iraniano - affinché il mondo apra gli occhi sui crimini di questa dittatura.