Dialogo tra Derrick de Kerckhove e Cecilia Danesi.
Modera Andrea Colamedici.
Con una performance di Alex Braga
In un’epoca in cui i corpi si smaterializzano nei flussi informatici e nello snodo continuo tra presenza e schermo, l’incontro fra media theory e filosofia femminista viene messo alla prova. Derrick de Kerckhove, sociologo e allievo di Marshall McLuhan e autore di opere fondamentali come The Skin of Culture e Connected Intelligence, avanza con una visione di intelligenza connettiva in cui il corpo, diventato nodo nei network, rivela il suo potere sinergico e corporale. Accanto, Cecilia Danesi, avvocata, professoressa e co-direttrice del Master in Governance Etica dell'IA (UPSA), consulente per l'Unione Europea, consigliere del ParlAmericas Digital Caucus, membro della piattaforma UNESCO “Donne per l'Etica nell'IA” e autrice di diversi libri, tra cui “L'impero degli algoritmi”. Si occupa di intelligenza artificiale, genere e diritti umani.