Teatro Gioia
Settimana dopo settimana, in sempre più ambiti, l’IA sembra diventare più brava di noi umani. Ci stupisce, ci sorprende, ci incoraggia, ci spaventa. Ma in cosa l’intelligenza umana è e resterà diversa da quella artificiale? Resteremo sempre “un passo avanti” o è solo questione di tempo e ad un certo punto la differenza non sarà più percettibile, e quindi rilevante? Cosa fa (ancora) la differenza tra umano e artificiale, filosoficamente e di conseguenza giuridicamente? Quella dell’IA è solo l’ultima “grande bolla” – finanziaria e comunicativa – o ad essere in gioco sono davvero la fine della responsabilità individuale, lo stravolgimento dell’organizzazione sociale, per non parlare della maniera in cui ci consideriamo, di come viviamo i nostri sentimenti, delle cose a cui diamo valore, di cosa attira la nostra curiosità e attenzione, di cosa determina il nostro interesse e – in definitiva, di cosa ci fa sentire ancora utili, unici, vivi.
Dialogo tra Luca Bolognini e Teresa Numerico
Conduce Sabina Minardi